Il Capodanno: uno sguardo al futuro con un occhio al passato

L’arrivo del Capodanno è spesso accompagnato da un mix di emozioni, aspettative e riflessioni sulla vita.

Questo momento di transizione segna la fine di un anno e l’inizio di uno nuovo, portando con sé una serie di pensieri legati al passato e alle speranze per il futuro.
Dal punto di vista psicologico, il Capodanno può essere un’occasione unica per esplorare aspetti della nostra mente e della nostra psiche.
Con uno sguardo al futuro e un occhio al passato, il Capodanno offre l’opportunità di riflettere sulle esperienze del passato.
Questa retrospezione può portare a un bilancio emotivo, in cui prendiamo in considerazione i successi, le sfide e le lezioni apprese durante l’anno che sta per concludersi.
La psicologia positiva suggerisce che concentrarsi sugli aspetti positivi delle nostre vite può contribuire al benessere emotivo.
Pertanto, mentre riflettiamo sul passato, è importante non solo concentrarci sugli ostacoli, ma anche celebrare i trionfi e le realizzazioni personali.

Oltre ad un bilancio emotivo, il Capodanno è spesso associato a risoluzioni e nuovi inizi.
Molte persone si pongono obiettivi e propositi per il nuovo anno, che spaziano dall’impegno per uno stile di vita più sano all’avanzamento professionale o alla crescita personale.
Dal punto di vista psicologico, questo processo può essere visto come un atto di motivazione intrinseca, un’auto-determinazione volta al miglioramento personale.
Tuttavia, è essenziale porre obiettivi realistici, concreti, realizzabili, e concentrarsi sul processo di cambiamento piuttosto che solo sui risultati finali, al fine di mantenere alta la motivazione nel corso dell’anno.

Ma questo momento dell’anno non è visto in maniera positiva e propositiva da tutti.

Infatti, se da un lato il Capodanno può essere un periodo di speranza e ottimismo, dall’altro può anche generare ansia riguardo al futuro.

Come mai? Quali meccanismi psicologici inconsci si innescano a Capodanno o nel periodo più prossimale?

Per molti, le aspettative e le pressioni sociali legate al Capodanno e a come si trascorrerà possono essere fonte di stress per la necessità di dare una risposta interessante, che accenda l’attenzione e la curiosità di chi ci chiede i nostri programmi per la serata o, meglio, “nottata”.
Inoltre, l’ansia di dover fare e di raccontare qualcosa, soprattutto se particolare e sopra le righe, è anche frutto del peso che diamo al giudizio degli altri e a quanto ci immaginiamo che tale racconto straordinario ci garantisca in qualche modo la stima o l’ammirazione dell’altro.
In tal senso, imparare a gestire le aspettative e focalizzarsi sulle azioni che possiamo controllare piuttosto che su risultati fuori dal nostro controllo può contribuire a una migliore gestione dello stress.

Non dobbiamo dimenticare, poi, che il Capodanno è spesso un momento di festa e celebrazione con amici e familiari.

La psicologia sociale sottolinea l’importanza delle relazioni umane per il benessere psicologico.
La condivisione di momenti significativi con gli altri può contribuire a un senso di appartenenza e connessione sociale, elementi cruciali per la felicità e il benessere di ciascuno di noi.
Allo stesso modo, il non avere ancora progetti per il Capodanno non deve farci sentire inadeguati, proprio perché, a volte, le situazioni più belle accadono senza progettare troppo!

In conclusione, il Capodanno rappresenta più di un semplice cambio di data nel calendario: è un’opportunità per esplorare la nostra psiche, riflettere sul passato, progettare il futuro e celebrare le connessioni umane.

Approcciare questo periodo con consapevolezza e una mentalità positiva può contribuire ad aprire un nuovo capitolo psicologico e creare un solido fondamento per affrontare le sfide e godere dei successi che il nuovo anno potrebbe portare.

Per approfondire:

• Lazarus Richard S., Folkman Susan, Stress, valutazione e coping, Springer, 1984;
• Maslow A. H., Motivazione e personalità, Armando Editore, 2010;
• Seligman Martin E. P., Per una felicità autentica, Anteprima Ed., 2018.

Autrice: Lorella Cartia