
Bellezza, mente ed emozioni: la psicologia estetica
Esiste una specifica branca della psicologia, definita psicologia estetica, che studia l’interdipendenza tra la percezione dell’immagine corporea e la sfera psichica ed emotiva dell’individuo.
Tale settore si pone come obiettivo primario quello di ricercare e comprendere quali siano i bisogni e le emozioni che dirigono, sostengono e motivano il desiderio comune di apparire belli, nonché la connessione tra questo bisogno e il soddisfacimento di aspettative individuali, come aumentare la propria autostima e il benessere personale, oltre che toccare aspetti identitari, comunicativi e di riconoscimento/accettazione sociale.
Questo perché è comprovato quanto il peso che ha l’impatto estetico sulla nostra vita relazionale sia piuttosto preponderante, un fattore spesso predittivo di successo nelle relazioni e di considerazione all’interno di realtà di interazione, come ad esempio nel campo lavorativo, motivo per cui è molto comune e diffuso un considerevole investimento da parte di tante persone nella cosmesi, nella chirurgia estetica o nelle attività fisiche, dal momento che la bellezza è percepita e concepita come veicolo di appartenenza e approvazione sociale.
Per tale ragione, gli operatori nel settore dell’estetica, come gli psicologi specializzati nell’ambito, rivolgono interesse e attenzione alla valutazione della realtà personale e relazionale alla base della ricerca di uno stato di benessere che passa attraverso interventi di natura estetica, i quali sottendono dinamiche molto profonde tali da toccare bisogni, motivazioni, identità e rappresentazione del Sé.
Ecco che allora il concetto di bellezza assume una connotazione più estesa, correlata al perseguimento di un appagamento emotivo ed al raggiungimento di un equilibrio solido dove soddisfare svariate esigenze, tra cui:
- Affinare la fiducia in se stessi e di conseguenza l’autostima e l’accettazione di sé;
- Attivare il vissuto di nuove emozioni e permettere l’espressione di quelle che spesso vengono represse e soffocate;
- Migliorare le relazioni interpersonali come conseguenza di una visione di sé e della propria immagine corporea più positiva.
In questo ambito lo psicologo estetico occupa un ruolo di supporto e affiancamento sia nel miglioramento dell’immagine di sé, attraverso anche la valorizzazione delle risorse personali, che delle dinamiche sociali e relazionali:
- Incoraggiando una diversa lettura del concetto di bellezza non come legato all’apparire, ma come essenza profonda dell’essere e motore dell’identità;
- Aiutando ad alimentare la mente con positività ed ottimismo, anche attraverso la cura della propria dimensione corporea.
La bellezza intesa come il miglioramento dell’immagine personale rappresenta uno dei principali bisogni dell’essere umano poiché tocca il mondo delle emozioni ed è espressione di un più ampio concetto, quello di benessere associato al raggiungimento di una maggiore serenità interiore e armonia tra corpo, mente e mondo.
Per approfondire:
- Costa M., Psicologia della bellezza, Giunti, 2006;
- Desideri F., Origine dell’estetico. Dalle emozioni al giudizio, Carocci, 2018;
- Lorenzetti L.M., Psicologia della bellezza, Giunti, 2006.
Autrice: Ilaria Corona