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disordine alimentare

Emozioni che divorano: binge eating disorder

Nel vasto panorama dei disturbi del comportamento alimentare, uno sguardo merita di essere rivolto al disturbo da alimentazione incontrollata o binge eating disorder (BED).
La caratteristica principale del BED è la presenza ricorrente di abbuffate incontrollate di cibo, messe in atto con la finalità di ritrovare benessere e appagamento emotivo che, per quanto presenti nell’immediato, tendono ad avere una durata breve e limitata.
Il senso di malessere, l’umore depresso e ansioso, ma a volte anche la noia, una condizione di tensione o il sentirsi soli, possono rappresentare quelle spinte interne che conducono ad un tentativo di compensazione, passeggero e fonte ulteriore di frustrazione e colpa, rappresentato dall’abbuffata stessa.
Abbuffarsi, allora, sembrerebbe essere uno strumento in grado di mettere a tacere emozioni scomode e fonte di difficoltà nella loro gestione, per cui il cibo mangiato in grande quantità dà la sensazione di poter, così, regolare le emozioni stesse, di poterle placare e allontanare.
L’inganno in cui si cade è però connotato da una condizione di peggioramento del proprio stato emotivo al termine delle abbuffate, paradossalmente utilizzate proprio per allontanare stati d’animo giudicati insopportabili, per cui è necessario tornare nuovamente a mangiare nell’illusoria speranza di sentirsi meglio!
Una vera e propria dinamica circolare fortemente disfunzionale che non trova fine, dove a prevalere sono l’inattività, lo sconforto e la sensazione che l’unica fonte di gratificazione sia da ricercare nel cibo.
Ma cosa si intende per abbuffata?
Il DSM 5 (Manuale Diagnostico e Statistico dei Disturbi Mentali) la definisce come un’ingestione rapida di un quantitativo di cibo, in un determinato periodo di tempo, che è abnormemente superiore a quella che, a parità di condizioni, potrebbero assumere la maggior parte degli individui.
Il disturbo spesso trova il suo esordio a seguito di eventi che si sono rivelati particolarmente stressanti, come traumi, condizioni che hanno minacciato l’autostima, fallimenti lavorativi o scolastici, interruzione di rapporti interpersonali. In questo caso potremmo considerare l’abbuffata come un tentativo di fornire una risposta a quel senso di abbandono, di inadeguatezza e solitudine che simili esperienze traumatiche possono provocare e che non si percepiscono come gestibili e controllabili in altro modo.
Comune nelle persone che soffrono di BED è il provare imbarazzo e vergogna per questa loro modalità anomala di alimentarsi, fino ad un vero e proprio senso di disgusto per le conseguenze fisiche a cui vanno incontro, come il sovrappeso o addirittura l’obesità, per cui preferiscono mangiare di nascosto, in una condizione di ritiro sociale che non può che esasperare il tema della colpa e della solitudine, un vero e proprio circolo vizioso!
Ma quali sono i principali sintomi oltre le abbuffate?
Tra i diversi comportamenti sintomatici troviamo: mangiare fino a quando non si percepisce una sensazione spiacevole di sazietà, magiare molto più rapidamente del solito e anche quando non si ha fame, provare vergogna e disgusto verso se stessi associati a depressione e forte senso di colpa.
È utile, inoltre, specificare che alle abbuffate non fanno seguito condotte compensative finalizzate alla eliminazione del cibo introdotto, come autoinduzione del vomito, uso di lassativi o intensa attività fisica.
La conoscenza e il riconoscimento di questi sintomi è fondamentale per la richiesta di un intervento di aiuto specifico, non solo per le conseguenze, comunque piuttosto serie, sul piano fisico, ma soprattutto per le problematiche di gestione delle emozioni, poiché è l’incapacità di agire un adeguato controllo sul proprio vissuto emotivo che costituisce il più importante, per quanto non l’unico, fattore di rischio alla base di questo disturbo!

Per approfondire:

  • American Psychiatric Association, DSM-5, Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali, Raffaello Cortina, 2014;
  • Safer D. L., Telch C. F., Chen E. J, Binge eating e bulimia. Trattamento dialettico e comportamentale, Raffaello Cortina, 2010;
  • Vinai P., Todisco P., Quando le emozioni diventano cibo, Cortina libreria, 2007.

Autrice: Ilaria Corona

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