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Psicoterapia individuale

Psicologia Individuale
Nessun uccello vola appena nato, ma arriva il momento in cui il richiamo dell’aria è più forte della paura di cadere e allora la vita gli insegna a spiegare le ali.

L. Sepulveda

La terapia individuale sistemica si caratterizza come una terapia rivolta al singolo, centrata sulla persona, il cui obiettivo è quello di produrre un cambiamento, attraverso un apprendimento ed una modifica della visione del mondo dell’individuo, con l’intento di raggiungere uno stato di maggior benessere personale e relazionale.

Il contesto della terapia rappresenta uno spazio in cui il paziente ha l’opportunità di effettuare un percorso di esplorazione di se stesso, riscoprendo e riattivando le personali e specifiche potenzialità, le sue risorse, spesso non utilizzate al meglio nella risoluzione di problematiche e difficoltà.

Quando e perché richiedere una terapia individuale?

Nelle terapie individuali ci focalizziamo maggiormente sull’individuo come componente di svariati sistemi, intendendo con questo “sistemi altri” rispetto a quello esclusivamente familiare.

Le persone che fanno richiesta di una terapia individuale si interrogano su se stesse, sulle proprie emozioni, su come progettare il corso della propria vita, portando incertezze, paure, conflitti interni e sofferenza che divengono evidenti e concreti nella loro trasformazione in sintomi.

Tale manifestazione sintomatologica, che può rappresentare la sofferenza interna rimasta inespressa, diviene frequentemente il motivo principale per cui si giunge alla richiesta di un percorso terapeutico individuale, considerando tale problematica come personale, legata esclusivamente a se stessi, un intimo e individuale problema che danneggia l’esistenza, sia su un piano di progettualità quotidiana, sia su un livello puramente emotivo e psicologico oltre che relazionale.

Come la terapia familiare sistemica agisce creando connessioni fra i membri di una famiglia, presenti insieme nella stanza di terapia, così in terapia sistemica individuale, come sostengono Boscolo e Bertrando “queste connessioni devono essere costruite da terapeuta e paziente in assenza, invece che in presenza degli altri componenti i sistemi significativi con cui la persona è in contatto”.

In cosa consiste il lavoro di terapia individuale?

Spesso il bisogno emergente nella conversazione terapeutica è di costruire fiducia su una propria individualità forte, basata su un’identità solida, capace di affermarsi, senza però correre il rischio di perdere l’appartenenza al sistema affettivo di riferimento.

Il lavoro terapeutico punta altresì alla creazione di una solida alleanza tra terapeuta e paziente tale da permettere di gettare le fondamenta di una relazione terapeutica che col tempo si vada fortificando, favorendo così l’incontro non già fra due persone e due individualità, quanto tra profonde realtà interne. Fondamentale è comprendere che quando un individuo fa una richiesta di presa in carico per sé, non chiede solo che ci si occupi di lui e dei suoi problemi di relazione, ma richiede anche una vicinanza privilegiata e un accompagnamento in un lavoro di riflessione su sé che dia un senso a quanto gli sta accadendo.

Nel lavoro sistemico, infatti, il terapeuta accompagna il cliente nella relazione terapeutica, e così lo “conduce fuori” dalla relazione duale a “visitare” le sue relazioni attuali, portando queste, sotto forma di persone, ma anche di contesti, in primo piano.

Perché parliamo di “terapia individuale sistemica”?

La terapia sistemico-relazionale individuale non si interessa del mondo intrapsichico dell’individuo in senso stretto ed esaustivo, ma fa sempre riferimento alle dinamiche relazionali e comunicative che la persona mette nei suoi rapporti significativi, familiari e non. Tale intervento, infatti, viene considerato sempre nel contesto della totalità del sistema familiare del paziente.

Il trattamento sistemico individuale procede dal presupposto dell’esistenza di un nesso significativo tra un disagio del paziente nelle relazioni intrafamiliari e l’insorgere/permanere della sintomatologia. Lo scopo della terapia è quindi rappresentato dal fornire un aiuto al paziente per poter migliorare la propria posizione all’interno di queste relazioni.

Ciò che il paziente chiede nelle terapie individuali è di sentirsi riconosciuto. Fondamentale, a tal proposito, ammettere e sottolineare quanto i fattori della relazione terapeutica (fiducia, sentirsi compresi e sostenuti), che possono influenzare il buon esito di un trattamento, hanno molto più peso nella relazione individuale rispetto alla terapia della famiglia, dove un membro può essere meno convinto o assente, ma comunque non interferire sul proseguo della terapia la quale può comunque continuare.

L’autonomia non consiste nella conquista di una indipendenza sempre maggiore, ma nella consapevolezza di quanto sia insignificante la nostra vita senza quei significativi altri, che siano i nostri cari, o le menti di coloro che seppero indicarci nuovi sensi dell’esistenza!

M. Ammaniti

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