Nelle terapie individuali ci focalizziamo maggiormente sull’individuo come componente di svariati sistemi, intendendo con questo “sistemi altri” rispetto a quello esclusivamente familiare.
Le persone che fanno richiesta di una terapia individuale si interrogano su se stesse, sulle proprie emozioni, su come progettare il corso della propria vita, portando incertezze, paure, conflitti interni e sofferenza che divengono evidenti e concreti nella loro trasformazione in sintomi.
Tale manifestazione sintomatologica, che può rappresentare la sofferenza interna rimasta inespressa, diviene frequentemente il motivo principale per cui si giunge alla richiesta di un percorso terapeutico individuale, considerando tale problematica come personale, legata esclusivamente a se stessi, un intimo e individuale problema che danneggia l’esistenza, sia su un piano di progettualità quotidiana, sia su un livello puramente emotivo e psicologico oltre che relazionale.
Come la terapia familiare sistemica agisce creando connessioni fra i membri di una famiglia, presenti insieme nella stanza di terapia, così in terapia sistemica individuale, come sostengono Boscolo e Bertrando “queste connessioni devono essere costruite da terapeuta e paziente in assenza, invece che in presenza degli altri componenti i sistemi significativi con cui la persona è in contatto”.